IL PAVONE E LA ROSA
Nel giardino
di una grande villa
incedeva un pavone
in pompa magna
e osservando
lo sbocciar dei fiori
tutto tronfio pensava:
“Non c’è proprio confronto,
non c’è paragone
la mia bellezza
è fuori discussione!”
Così sfoggiando
la coda a gran ventaglio
si ritrovò davanti
ad una rosa
che si mostrava al sole
fresca e radiosa.
Ebbe, il regal pennuto,
un gran sussulto
e subito fu colto dal timore
che la rosa
gli fosse superiore.
Dunque si avvicinò
e le disse:
“Certo, sei bella
ma il tuo destino è segnato
poverella!
Verrà qualcuno
armato di cesoie
che per la tua corolla
e il tuo profumo
darà un bel taglio
a questo stelo bruno
e senza il tempo
di tirare un fiato
ti ritroverai in un vaso
difilato,
così che in pochi giorni ahimè!
sarà svanita
tutta la tua bellezza
e allora finirai nell’immondezza.”
La rosa non rispose
ma si disse:
“Se sarò raccolta per amore
potrei forse sperare
che per me
si compia mai
un destino migliore?”
Quella notte stessa
un losco figuro incappucciato
irruppe
nel giardino addormentato
e raggiunto
il recinto del pavone,
il piumato afferrò
e senza compassione gli spennò la coda.
Penne di gran valore
ornamenti preziosi assai richiesti
per cappelli a tesa larga
di gran moda
guarniti con piume e altri orpelli
da fare indossare
alle signore.